Le articolazioni – una questione molto complessa
La funzionalità dell’articolazione dipende dall’integrità dell’anatomia normale e dal corretto funzionamento cellulare di tutte le strutture coinvolte nell’articolazione. Le seguenti strutture appartengono a un’articolazione:
- Ossa,
- Cartilagine articolare,
- liquido sinoviale,
- membrana articolare,
- capsula articolare e
- Strutture di banda.
Su entrambi i lati di un’articolazione, l’osso è ricoperto dalla cartilagine articolare, che fornisce le superfici di contatto quasi prive di attrito dell’articolazione. La membrana sinoviale (rivestimento interno) e la capsula articolare (parte esterna) circondano la cartilagine e aderiscono all’osso su entrambi i lati dell’articolazione, fornendo stabilità e una cavità per il liquido sinoviale. Un’articolazione è ulteriormente stabilizzata dalle strutture legamentose e muscolari circostanti.
La salute di un’articolazione dipende da tutte queste strutture. Tutte queste strutture devono essere funzionali.
Un’articolazione sana offre un sistema fluido che è di gran lunga superiore alla tecnologia moderna. Quando si verifica una malattia, di solito è dovuta a una disfunzione di uno o più componenti dell’articolazione.
Solo chi conosce la struttura della cartilagine può aiutarla:
La cartilagine articolare è la struttura centrale che forma la superficie dell’articolazione e, in ultima analisi, la sua funzione. Insieme al liquido sinoviale, la cartilagine articolare è in grado di muovere l’articolazione quasi senza attrito.
La cartilagine è un tessuto unico. Non ha né vasi sanguigni né tessuto nervoso, il che determina la sua dipendenza dalla diffusione per l’apporto di sostanze nutritive e la rimozione dei rifiuti.
Il collagene è il componente principale della cartilagine articolare e costituisce un’impalcatura per tutte le altre cellule della cartilagine articolare.
Il collagene è anche il componente che viene attribuito alla controreazione delle sollecitazioni di trazione sulla superficie dell’articolazione.
Il collagene primario della cartilagine articolare è di tipo II ed è prodotto dalle cellule della cartilagine. Il collagene di tipo 2 rappresenta dal 90% al 95% del contenuto totale di collagene nell’articolazione.
È il meccanismo che conta:
L’osteoartropatia è un termine generale che viene definito come qualsiasi malattia delle articolazioni e delle ossa. Deriva dalle parole greche osteo (osso) e arthron (articolazione).
Un termine più specifico che si riferisce a una malattia della cartilagine articolare è l’osteoartrite, definita come un disturbo delle articolazioni mobili caratterizzato dalla degenerazione e dalla perdita della cartilagine articolare.
I tessuti dell’articolazione hanno una certa capacità di riparazione. Tuttavia, alcuni tessuti come l’osso sono molto abili nella riparazione, mentre altri come la cartilagine articolare lo sono meno. L’osteoartrite è stata quindi definita come il punto in cui i processi riparativi vengono sopraffatti dai processi degradativi.
La degenerazione della cartilagine articolare si verifica con la perdita di aggrecano e di collagene di tipo II. La proteina che distrugge la cartilagine (MMP) gioca un ruolo decisivo nell’osteoartrite. L’interleuchina 10 e il TNF-ß sono i suoi antagonisti naturali, che ripristinano l’equilibrio nell’articolazione.
Riconoscere l’osteoartrite in fase iniziale:
Un’articolazione piena (versamento sinoviale) è un reperto comune, soprattutto nelle articolazioni che presentano uno stiramento eccessivo. Si ritiene che il versamento sinoviale sia innescato da eventi infiammatori nell’articolazione e sia in parte dovuto a un aumento della permeabilità vascolare (ingresso) e a una diminuzione del drenaggio linfatico (uscita). Questo aumento del fluido porta a un uso anomalo dell’articolazione per motivi sia meccanici che legati al dolore.
Se il processo infiammatorio non viene controllato, può portare a cambiamenti nella capsula articolare, spesso osservati come una restrizione del movimento.
Con il progredire della malattia, si manifestano dolore e ulteriori limitazioni di movimento.
Riparazione della cartilagine
Le citochine modulatrici o regolatrici come Il-4, Il-10 e Il-13 hanno effetti che bilanciano o modulano le citochine pro-infiammatorie, ossia Il-1 e TNF-α. È stato dimostrato che inibiscono la sintesi di Il-1 e promuovono la sintesi di inibitori naturali, in particolare tIMP e Il-1Ra.
Un’osservazione fatta nel 1743, secondo cui “la cartilagine, una volta distrutta, non guarisce mai”, è vera ancora oggi.
La nomenclatura moderna definisce la guarigione come il ripristino dell’integrità strutturale e funzionale, mentre la rigenerazione indica che il tessuto sarà identico all’originale.
Le riparazioni, invece, hanno un significato limitato e suggeriscono che le cellule e le strutture tissutali sostituiscono il tessuto danneggiato, ma il tessuto non torna necessariamente alla sua struttura o funzione originale.